L'ottima Golf a metano nasce con due configurazioni di bombole. Si può trovare, in base all'anno di produzione, con due bombole in metallo da 48 litri, oppure con due bombole in materiale composito da 46 litri.
Vista l'enorme richiesta, si consiglia di inviare Libretto di circolazione e documento d'identità del proprietario via email ( pratiche@mattiellogroup.com ), in modo da essere inseriti in lista d'attesa ed acquisire una priorità in base a data e ora di ricezione.
Per qualsiasi informazione tel allo 0458510043 e chiedere di Nicola
Al Vienna Motor Symposium il gruppo Volkswagen ha presentato il nuovo motore bifuel 1.5 TGI Evo sovralimentato da 130 cavalli di potenza e 200 Nm di coppia da 1.400 a 3.500 giri/min., con un consumo di metano stimato di circa 3,5 kg/100 km. Il quattro cilindri a ciclo Miller abbinato a un cambio automatico Dsg, porterebbe la Golf ad avere un’autonomia di 490 Km a metano e 190 Km a benzina.
Si presume pertanto anche una variazione della capienza dei serbatoi metano e benzina: un’aumento per le bombole metano e una diminuzione per il serbatoio benzina, che classificherebbe la Golf tra gli autoveicoli “monofuel” beneficiando così delle riduzioni per il pagamento del bollo a livello nazionale per arrivare alla completa esenzione a seconda delle normative regionali.
Il nuovo motore, che dovrebbe entrare in produzione entro il 2018, sostituirebbe l’attuale 1.4 da 110 cavalli utilizzato dai modelli già a metano di Audi (A3), Seat (Leon), Skoda (Octavia) e Volkswagen (Golf).
Pulito ed economico, il metano per autotrazione è una soluzione apprezzata nel nostro Paese. Ma quando si tratta di rifornimento, l’Italia sembra non essersi ancora allineata con la stragrande maggioranza dell’Europa, non soltanto dal punto di vista delle infrastrutture, ma anche da quello normativo. Soprattutto per quanto riguarda il rifornimento self service: contrariamente a diversi altri paesi europei, nel nostro è richiesta sempre la presenza di un operatore, requisito che complica notevolmente la vita a chi ha deciso di investire su un’auto a metano. I distributori a oggi non sono inoltre presenti in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, e molti chiudono la sera rendendo impossibile rifornirsi dopo (o prima) una certa ora.
“Fin dal secondo dopoguerra l'Italia è pioniera del settore metano per autotrazione, e tutt’oggi siamo i leader mondiali nella diffusione e nella tecnologia del gas naturale compresso per la mobilità - dice Licia Balboni, presidente di Federmetano .- Se parliamo di rete di distribuzione, e cioè di numero di stazioni di servizio eroganti metano sulle rete stradale e autostradale, contiamo oggi circa 1.250 punti vendita attivi su tutto il territorio nazionale, a eccezione della Sardegna, che sta però muovendosi con il progetto del metano liquido. Nel panorama europeo dopo l’Italia, al secondo posto, troviamo la Germania con circa 900 punti vendita, ma con un circolante di 100.000 autoveicoli contro il milione abbondante dell'Italia. A fare da contraltare a questa situazione di eccellenza troviamo, invece, l’assenza di una vendita self service. Le ragioni sono soprattutto culturali e si identificano primariamente con la cura e il servizio al cliente”.
Anche in Italia, però, qualcosa si sta muovendo, alla luce dell’evoluzione tecnologica e della presenza di un mercato europeo che rende necessaria un’unificazione delle regole a livello internazionale. E il recepimento della Dafi (“Directive on the deployment of alternative fuels infrastructure”), il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/94/UE che fornisce requisiti e linee guida per la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi, ha obbligato i decisori politici a rivedere la normativa di erogazione del metano autotrazione in modalità self service, per allinearla al resto d’Europa.
“La modalità self service, presidiato e non, era già presente in Italia dal 2014, ma difficilmente realizzabile da parte dei proprietari di stazioni di servizio, fossero questi privati o compagnie petrolifere - spiega ancora Balboni -. Vi erano veri e propri ostacoli tecnici, oggi superati dalla nuova normativa, frutto di un tavolo tecnico di lavoro iniziato a giugno 2017 e terminato ad aprile 2018, cui hanno partecipato Vigili del fuoco, ministero degli Interni, ministero dei Trasporti e associazioni di categoria, compresa Federmetano”.
Sicurezza, la responsabilità è di chi fa rifornimento
Il tavolo di lavoro si è concentrato principalmente su iniziative e provvedimenti in grado di migliorare e mettere in sicurezza l’erogazione del metano, facilitando il rifornimento. Che potrà essere seguito anche durante gli orari di chiusura dei self service a seguito di una formazione specifica mediante tutorial in doppia lingua, senza l’utilizzo della tessera di abilitazione e del circuito di riconoscimento dedicato, sostituiti da abilitazione diretta a mezzo di pagamento elettronico. La responsabilità del rifornimento, inoltre, non sarò più del proprietario o del gestore dell’impianto, ma di chi si rifornisce, che dovrà presentare un’autocertificazione che attesti le competenze nella procedura. Tra le altre modifiche stabilite ci sono inoltre l’inserimento di un pulsante di ritenuta e il riposizionamento di quello che avvia l’erogazione.
“La proposta di decreto, approvata lo scorso 24 aprile dal Comitato centrale tecnico scientifico per la prevenzione incendi, dovrà ora seguire la procedura di informazione europea, che prevede un periodo di consultazione di tre mesi - conferma la presidente di FederMetano -. Il decreto sarà poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale. A oggi lo schema di modifica del decreto non è ancora stato pubblicato”.
Se la procedura dovesse andare a buon fine, il rifornimento di metano verrebbe notevolmente semplificato, incentivando così una maggiore diffusione con risvolti positivi anche per l’ambiente: “Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, si parla di una minore quantità di CO2 emessa nel ciclo di vita del mezzo o comunque nel ciclo ’weel to wheel’ dal pozzo alla ruota, anche con metano di origine fossile. Con il biometano la CO2 diventerebbe nulla o negativa - sottolinea Balboni –. Uno studio Adac, l'Aci tedesca, riporta che la quantità di CO2 emessa da un mezzo alimentato a biometano sarebbe totalmente paragonabile a quella emessa da una paragonabile auto elettrica alimentata da energia derivante da pale eoliche. Auspichiamo dunque nel lungo termine un più ampio utilizzo del metano per autotrazione in tutte le sue declinazione, per alimentare non solo i mezzi su gomma, ma anche i mezzi navali e quelli su ferro oggi alimentati a gasolio”.
Articolo de LA STAMPA MOTORI
Nel caso della Fiat Grande Punto abbiamo due bombole posizionate sotto il pianale; una da 66 litri e una da 18 per un totale di 84.
L'autonomia varia dai 280 ai 350 km. Per il rifornimento sis pendono 12-13 euro.
La Fiat Panda monta due bombole come in figura. Una da 49 l e una da 21.8. Carica al distributore circa 7-8 kg di metano per un autonomia che varia dai 250 ai 300 km
Anche quest’anno nel comparto delle vetture ecologiche un posto rilevante spetta alle auto a metano 2016, un’alimentazione economica, pulita e sicura, che consente di limitare le emissioni nocive e di risparmiare sul pieno.
Scegliere un’auto a metano significa dar la preferenza a un carburante dalle elevate caratteristiche energetiche meno inquinante e più conveniente della benzina (1 kg di metano equivale a circa 1,5 km di quest’ultima), che ci permette di circolare anche nelle zone di traffico limitato o nei giorni di blocco del traffico, spendendo fino al 70% in meno!
n Italia sono ecologiche circa 8 vetture su 100, in totale 2,9 milioni di auto, di cui 883mila alimentate a metano. Si capisce che questo segmento è in ritardo rispetto al GPL (5,5% del totale). Tuttavia le auto pulite sono in costante crescita (+ 1,3% dal 2010 al 2014), e speriamo che in un futuro non troppo lontano siano in grado sostituire quelle a benzina e diesel.
Le bombole a metano dopo la prima installazione necessitano di ricollaudo: ogni cinque anni se hanno l’omologazione nazionale (DGMC) ed ogni quattro se di ultima generazione (omologazione internazionale R110).
Le bombole con omologazione R.110 sono normalmente installate su vetture con alimentazione a metano di fabbrica.
Le bombole con omologazione DGMC sono normalmente installate su auto trasformate in aftermarket e, gradualmente, saranno sostituite con le R.110 per essere in linea con le normative europee.
Da tener presente che se si sostituisce una bombola con omologazione DGMC con una R.110 bisogna verificare che la valvola abbia la stessa omologazione altrimenti si deve procedere alla sostituzione della stessa.
Le stazioni di rifornimento metano si devono rifiutare di caricare bombole scadute.
Inoltre le auto che montano serbatoi scaduti non possono effettuare la revisione.
Il proprietario dell'auto deve corrispondere all'officina autorizzata il compenso per lo smontaggio e il rimontaggio e l'eventuale costo della valvola se non è più conforme. I costi di collaudo invece, vengono sostenuti dal Fondo Gestione Bombole Metano. Se una bombola non supera tale collaudo viene sostituita gratuitamente con un'altra.
Per conoscere il deposito o magazzino bombole più vicino si può consultare il sito www.gfbm.it
Vettura: Fiat 500L 0.9 TwinAir 80 CV Natural Power POP STAR
Listino base: 21.150 euro
Appena entrato in macchina sembra di essere in un piccolo salottino, rifiniture direi davvero ottime per un marchio che tutti dicono essere inferiore alla media. Dovrei sfatare questo mito perché la nuova 500L versione Lounge (interni in Alcantara e pelle) è davvero ma davvero rifinita bene. Effettivamente forse le altre versioni lasciano un tantino a desiderare. Infatti quando andai a fare un test drive a gennaio 2013 rimasi un po' perplesso per gli interni della versione non Lounge.
L'addetto Fiat vide la mia faccia e mi disse: "Credo che non abbia fatto una buona impressione questa auto su di lei." Effettivamente torto non aveva. Di sua iniziativa mi portò in un capannone a far vedere delle auto in pronta consegna e mi fece entrare nella versione Lounge, insomma era un'altra macchina. Non ci sta niente da fare quello che spendi quello trovi. Concludo con il fatto che non sempre bisogna partire prevenuti solo perché una macchina si chiama Fiat.
Sedili molto comodi ed avvolgenti, ottima la regolazione dello sterzo forse non si ha un ottima visuale del contagiri, non riesco a vedere i numero bene dopo il 3000/4000 giri. A me piace una posizione alta e poi non sono nemmeno altissimo quindi credo che chi sia più alto di me non vedrà tanto bene. Altra pecca il bracciolo. Non è regolabile per le esigenze di tutti.
Cruscotto davvero imponente tutto a portata di mano e dita comandi al volante utili, materiali direi buoni soprattutto al tatto, si sente che sono buoni rispetto alla media. Io che non ho preso la predisposizione per Tomtom, uso il mio Iphone come navigatore e per questo l'ho posizionate sul vetro anteriore. Qui sono nati dei problemi, dovrei avere un braccio di un metro per poter accedere alle funzione del telefono. Insomma non è proprio comodo. Ho provato a posizionarlo ai lati ma mi oscura la visibilità, punto forte della 500L
(Recensioni di un proprietario reale pubblicate da metanauto.com)
https://www.facebook.com/mattiello.group/
Sulla nostra pagina facebook pubblichiamo un filmato nel quale si vedono le fasi di lavorazione per la fabbricazione delle bombole.
I maggiori produttori di impianti gas GPL e metano propongono sui loro siti applicazioni che permettono di calcolare la convenienza ed il risparmio che si possono ottenere installando i loro prodotti.
Per comodità elenchiamo i link:
http://www.lovatogas.com/php/ita/quanto_risparmio/
http://www.landi.it/ita/calcola-convenienza.jsp
http://www.brc.it/it/calcola-risparmio.asp
3 EURO PER 100 KM - Appena 35,71 euro per viaggiare a Berlino a Jesolo. È il risultato ottenuto da Gerhard Plattner, pilota austriaco esperto di “economy run”, al volante della nuova Skoda Octavia G-TEC Wagon (nelle foto). Un'impresa che replica quella del 2013, quando Plattner aveva percorso con la Citigo a metano i 2.619 km che separano Vicenza da Stoccolma spendendo 81,24 euro di carburante e ottenendo un consumo medio di 2,39 kg/100 km. Con la sorella maggiore il risultato è stato di poco superiore arrivando a 2,93 kg/100 km, equivalenti a una percorrenza di 34,13 km con un chilo di gas naturale e a emissioni di CO2 di 81 grammi/km. Un esito inferiore del 17% rispetto al dato di omologazione di 3,5 kg che ha consentito all'austriaco di effettuare i 1.172 km del percorso con 34,2 kg di metano. - See more at: http://www.alvolante.it/news/skoda-octavia-metano-berlino-jesolo-40-euro-336776#sthash.j52HMZoI.dpuf
Speriamo di fare una cosa gradita nell'indicare questo utile link con l'elenco aggiornato dei distributori di metano per auto italiani ed europei : http://www.metanoauto.com/modules.php?name=Distributori
I dati di mercato di novembre hanno messo in evidenza una sensibile contrazione delle immatricolazioni delle auto a metano e a Gpl. Durante il mese di novembre delle prime ne sono state immatricolate 4.447 e delle seconde 9.020, il che significa che c’ è stato un calo rispettivamente del 31,8% e del 20,8%. L’associazione Ecogas, che riunisce gli operatori del settore gas da auto trazione, ha diffuso un comunicato con cui sottolinea gli aspetti negativi per l’ambiente di questa tendenza. Ecogas sottolinea come le auto a metano e gpl siano più ecocompatibili e come una loro maggiore diffusione porterebbe benefici agli equilibri ambientali. Per fare in modo che questa diffusione possa avvenire, secondo l’Ecogas sarebbe necessario che alle auto a metano e gol venisse accordata un'estensione triennale dal “bollo”. In particolare l’Ecogas sollecita il governo a recepire due emendamenti presentati in sede parlamentare alla legge di stabilità.
PER LE NUOVE E PER LE “TRASFORMATE” - Si tratta di due proposte che riguardano le auto nate già con l’alimentazione a gas e quelle “trasformate” a gas. In sostanza gli emendamenti puntano ad avere l’esenzione per le autovetture nuove a trazione ibrida, a doppia alimentazione benzina/gpl o benzina/metano, così come per quelle a biometano, a biocombustibili e a idrogeno, con emissioni di anidride carbonica (CO2) non superiori a 120 g/km, nuove di fabbrica e immatricolate in Italia dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2018, così come per quelle immatricolate come euro 4, 5 e 6, su cui è installato un sistema di alimentazione a gpl o a metano, collaudato tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2018.
- See more at: http://www.alvolante.it/news/contro-crisi-delle-auto-gas-esenzione-triennale-dal-bollo-344265#sthash.6PlECcqJ.dpuf
Le nuove Audi A4 berlina e Avant saranno presentate ufficialmente al Salone di Francoforte 2015 ma Audi ha appena diffuso le immagini e i dettagli tecnici della nuova versione. Mentre le tradizionali versioni con motorizzazioni benzina e diesel saranno disponibili per i clienti europei già sul finire del 2015 per la nuova motorizzazione a metano, disponibile però solo sulla versione Avant, bisognerà attendere la fine del 2016.
La Audi A4 Avant g-tron è il secondo modello, dopo la A3 Sportback g-tron, ad utilizzate il metano nella gamma Audi.
Il motore è 2.0 TFSI da 125 kW (170 CV) e una coppia di 270 Nm.
I serbatoi di metano per la Avant g-tron, che sarà disponibile verso la fine del 2016, sono posizionati sotto il pianale dell'auto e potranno contenere circa 19 Kg di metano.
La scelta di Audi (come già visto per la A3 g-tron) è ricaduta su serbatoi ultraleggeri in materiali compositi.
Il primo strato interno è costituito da una matrice di poliammide impermeabile ai gas, mentre un secondo strato di misto in fibra di carbonio rinforzata e in fibra di vetro rinforzata garantiscono altissima resistenza.
Audi dichiara un consumo inferiore ai 4 Kg per 100 chilometri che dovrebbe permettere all'A4 Avant g-tron di percorrere circa 500 km con un pieno di metano.
Quando la pressione del metano nei serbatoi scende al di sotto di dieci bar la gestione del motore passa automaticamente al funzionamento a benzina permettendo ulteriori 450 km circa di autonomia.
Tornano i bonus per convertire la propria auto, rendendola a GPL e metano. L'iniziativa, sospesa dal 2012 per esaurimento dei fondi, è stata finalmente rinnovata. Si parla infatti di 1,8 milioni di euro a disposizione di chi opterà per trasformare la sua vettura a metano o gas naturale.
Al via dunque le prenotazioni per aggiudicarsi gli incentivi messi a disposizione dall'iniziativa denominata “ICBI” (Iniziativa Carburanti a Basso Impatto), frutto dell’Accordo di Programma tra Ministero dell’Ambiente e una Convenzione tra Comuni, che vede Parma come capofila e che oggi raggruppa circa 650 Comuni sul territorio nazionale.
Con riferimento a qualsiasi difficoltà che possiate incontrare nella normale attività prevista di revisione periodica dei serbatoi metano della Vostra autovettura, Vi preghiamo di segnalarci al più presto le problematiche incontrate e/o i dubbi che possano in qualche modo crearvi disagi.
È indispensabile, oggi più che mai, per la nostra Associazione raccogliere informazioni che possano metterci nelle condizioni, nei limiti strutturali e statutari previsti, di intervenire ove possibile per cercare di migliorare i servizi offerti agli utenti del settore metano per auto. Questo anche in corrispondenza del rispetto delle norme di sicurezza che regolano la circolazione stradale e il rifornimento di CNG nelle stazioni di servizio.
Potete inviare una e-mail, il più dettagliata possibile, allegando eventualmente copia della carta di circolazione della Vostra auto, a info@federmetano.it e a enrico.franciosi@federmetano.it, Responsabile del comparto Officine Federmetano.
Audi espande la produzione dell'e-gas, il metano sintetico che alimenta l'A3 g-tron e che presto salirà a bordo della nuova A4 Avant g-tron: dopo l'impianto di Werlte, aperto nel 2013, oggi la Casa dei quattro anelli ha inaugurato una seconda raffineria ad Allendorf, piccolo comune del land dell'Assia.
Chimica e biologia. Nella fabbrica di Werlte l'e-gas è derivato dalla combinazione di CO2 e dall'idrogeno, ottenuto dall'acqua impiegando energia elettrica generata da fonti rinnovabili. Ad Allendorf, invece, Audi e il gruppo Viessmann (partner nell'operazione) implementeranno un nuovo procedimento su base biologica: in sostanza, si tratta di usare dei microorganismi in grado di assorbire l'idrogeno e la CO2 per formare molecole di metano a una pressione contenuta (circa 5 bar). Secondo Audi, la "metanizzazione biologica" - impiegata per la prima volta in Germania – non richiede anidride carbonica in alte concentrazioni o in forma purificata, aprendo nuove strade per il suo approvvigionamento.
La nuova "media". Il metano sintetico di Werlte e Allendorf servirà ad alimentare sia l'A3 g-tron sia la A4 Avant g-tron: Audi ha confermato che la nuova versione della media familiare arriverà sul mercato europeo "alla fine del 2016". La nuova bifuel sarà abbinata al 2.0 TFSI da 170 CV e avrà circa 500 km di autonomia con il solo metano, ai quali si aggiungeranno i 450 km disponibili con il piccolo serbatoio di benzina.
FONTE QUATTRORUOTE
ARTICOLO DI ALVOLANTE
SOLIDO DOMINIO - La Fiat Punto (nella foto) è l’auto che più di frequente viene trasformata a Gpl o a metano. Lo sostiene una ricerca effettuata in Italia dal Consorzio Ecogas, grazie alla quale scopriamo alcune dinamiche relative al mercato dell’aftermarket per i carburanti a basso impatto ambientale: nello Stivale, a fine 2014, il 7,76% delle automobili in circolazione era alimentato a Gpl o a metano. Le vetture alimentate da questi carburanti possono uscire già allestite dalla fabbrica, ma in alternativa è possibile montare un impianto anche successivamente all’acquisto: il Consorzio ha ottenuto dal Ministero dei Trasporti le statistiche relative a questa tipologia automobili.
FORD, OPEL E VW SI DIFENDONO - I dati si riferiscono ai primi nove mesi del 2015 e sono limitati all’Italia. L’automobile convertita più di frequente è la Fiat Punto, prima tanto nella classifica riservata al Gpl (8.433 interventi) quanto nella graduatoria riservata al metano (1.332 trasformazioni). Seconda in entrambe le classifiche è la Fiat Panda. Da qui in poi gli indici assumono una piega differente. La Fiat Grande Punto è terza per il Gpl, seguita dalla Lancia Ypsilon, dalla Ford Fiesta, dall’Alfa Romeo MiTo, dalla Opel Corsa, dalla Volkswagen Polo, dalla Toyota Yaris e dall’Opel Astra. La Ypsilon è terza nella classifica riservata al metano, davanti alla Grande Punto, alla Volkswagen Golf, alla Polo, alla Corsa, alla MiTo, alla Fiesta ed all’Astra.
Articolo di ACI SOCIAL CLUB
Mentre Parigi mette (parzialmente) al bando le auto immatricolate prima del luglio 1997 per ridurre il tasso di inquinamento atmosferico, il Comité Français du Butane et du Propane (CFBP), che rappresenta la filiera del GPL in Francia, torna a parlare di GPL come energia "alternativa" amica dell'ambiente: una soluzione già pronta, sottolinea il Comité, e accessibile a un gran numero di utenti.
Il GPL è categoria 1
IL CFBP si fa forte di due risultati importanti. Il primo è la recente riclassificazione dei veicoli in Francia, in base al livello di emissioni inquintanti, decisa dal governo che posiziona le auto GPL nella categoria 1 (come le ibride o le benzina Euro 6), qualunque sia l'anno di immatricolazione. Il secondo sono i dati emersi dallo studio commissionato dal Comité stesso sui vantaggi ambientali del GPL rispetto all'alimentazione a benzina. Il GPL consente il 18% in meno di emissioni di CO2, dice lo studio francese; emette dieci volte meno particolato e fino al 97% in meno di CO. Su Nox e HC la quantità è simile alle auto a benzina, ma sotto i limiti consentiti.
Il più esteso "parco auto verde" in Francia
Nel mondo, il GPL è il carburante alternativo più utilizzato con 25 milioni di veicoli in circolazione, di cui 14 milioni in Europa, rivela il CFBP. In Francia, il GPL rappresenta il più esteso parco di auto "verdi", con 210.000 veicoli. Per il Comité sarebbe auspicabile che i proprietari di auto a benzina convertissero le proprie macchine con impianti a GPL. E in Italia?
Il primato italiano nel GPL
L'Italia è il Paese europeo che detiene il primato delle vendite di auto GPL (e metano). L'anno scorso sono state circa 120.000 le immatricolazioni, come osserva Corrado Storchi, Public Affairs Manager di LandiRenzo, l'azienda italiana divenuta una multinazionale, con una quota di mercato globale del 30%, nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione alternativi a GPL e metano per autotrazione. Il GPL non è verde al 100% ma è una tecnologia "matura e economicamente accessibile", con una "massa critica" e il potenziale di svecchiare il parco auto italiano abbattendo notevolmente le emissioni atmosferiche dovute alle auto in circolazione grazie alla forza dei numeri, sottolinea Storchi (in base all'ultimo rapporto Aci, l’età media del parco auto in Italia nel 2015 è di oltre 13 anni per quelle alimentate a benzina).
Le bombole di omologazione nazionale (DGM), tipicamente installate sui veicoli trasformati, debbono essere controllate ogni 5 anni facendo riferimento alla data di costruzione o dell’ultima revisione delle bombole stesse; le bombole di omologazione internazionale (R110), generalmente installate sui veicoli omologati dal costruttore, debbono essere controllate ogni 4 anni a partire dalla data di immatricolazione del veicolo.
Nuova apertura di un impianto di GPL per autotrazione presso il distributore multicarburante ENI situato nel Comune di Padova - Corso Primo Maggio, 5. L'impianto è il 104° aperto nella Provincia di Padova ed il 464° aperto nella Regione Veneto. Sempre più completa e capillare la rete di distribuzione di GPL che, anche grazie al nuovo impianto di Padova, cresce sempre più velocemente avendo superato il nuovo traguardo di 3.800 impianti sul territorio italiano.